martedì 19 aprile 2011

Giove: stella fallita

Il gigante gassoso, Giove, è il pianeta più grande del nostro sistema solare. Esso è composto da idrogeno ed elio, proprio come il sole. Il volume di Giove potrebbe contenere 1000 volte quello della terra e la sua massa è 318 volte superiore a quella terrestre. Fu visitato per la prima volta nel 1973 dalla sonda Voyager seguita da altre quattro sonde. Ultimamente un modulo della sonda Galileo è stato fatto scendere verso l'interno di Giove, fino a 200 km di profondità, inviando importanti dati sulla composizione e sulle condizioni climatiche. I dati confermano la composizione di idrogeno, e elio e documentano venti fino 600km/h. Inoltre si è scoperto che la classica macchia rossa che si vede spesso nelle immagini del pianeta è un uragano che è in attività da circa tre secoli. Il gigante gassoso è caratterizzato da fasce parallele di diversi colori che circondano la superficie. Queste bande sono spinte dai fortissimi venti e testimoniano i diversi composti chimici presenti alle varie latitudini. Via via che si scende all'interno del pianeta, la pressione arriva a livelli tali che gli atomi di idrogeno si spezzano in protoni ed elettroni, e il gas assume lo stato di metallo fluido.
La gravità di Giove influisce sulla terra come un taglio di barba influisce sul peso di un uomo, quindi dalle 100 alle 230 volte meno della luna e  da 17.000 alle 38.000 volte meno di quella del sole. Giove è chiamato la "stella fallita" perché se avesse avuto la possibilità di accrescere la propria massa di 70-80 volte, le pressioni al suo interno e le temperature elevatissime, avrebbero innescato le reazioni termonucleari tali da far accendere il pianeta come il sole, diventando la seconda stella del sistema solare. Per fortuna questo non è avvenuto, altrimenti, infatti, la vita sulla terra e la terra stessa non sarebbero mai esistite.
Andrea

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