lunedì 11 aprile 2011

L'altra faccia di Facebook

Si è portati a pensare che Facebook sia semplicemente un social network composto da persone i cui scopi siano del tutto trasparenti e leciti. In realtà, per fortuna da un certo punto di vista, il mondo in cui viviamo e di conseguenza gli utenti di Facebook è composto da una grande varietà di aspetti e culture. La maggior parte di questi, mi piace pensare che sia composta da persone i cui ideali sono nobili, ma vi è anche una parte che per un semplice calcolo delle probabilità presenta caratteristiche meno eleganti. Il semplice fatto di mettere le nostre foto accessibili a tutti, secondo me è frutto di una esperienza di pensiero molto limitata; almeno che voi stessi non vogliate condividere la vostra vita privata con persone che delle vostre foto potrebbero fare usi non consoni al buon costume. In particolare credo che mettere le foto di bambini o di voi stessi in tenera età sia sconsigliabile, dato che non di soli "gentiluomini" è composto Facebook. L'art 96 della legge n.633 del 22 aprile 1941 dice  [..] - L’articolo 50 del D. lgs. n. 196/2003 (Testo Unico sul trattamento dei dati personali),
 richiamato l’articolo 13 del Dpr n. 448/1988, precisa che “il divieto di pubblicazione e divulgazione con qualsiasi mezzo di notizie o immagini idonee a consentire l'identificazione di un minore si osserva anche in caso di coinvolgimento a qualunque titolo del minore in procedimenti giudiziari in materie diverse da quella penale”.

 [..]La richiamata Carta di Treviso, approvata e sottoscritta, in collaborazione con Telefono Azzurro, dalla FNSI e dall'Ordine dei giornalisti, ribadisce che il rispetto per la persona del minore richiede il mantenimento dell'anonimato nei suoi confronti, il che implica la rinuncia a pubblicare elementi che anche indirettamente possano comunque portare alla sua identificazione fra i quali l'immagine fotografica del minore appare, senz'altro, un elemento fondamentale.

[..] Il Codice Privacy, tuttavia, prevede una sanzione penale rilevante (parliamo della reclusione da sei a diciotto mesi) per il caso di diffusione di dati trattati senza il consenso dell'interessato.
Fatevi i vostri conti..
Grazie e alla prossima..
Andrea

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